Funerale Berlusconi. Esperti: “Danni gravi a bambini ma per aria inquinata non per palloncini in aria”. L’azione “Aria Pulita” di Consulcesi

“Il Presidente Berlusconi era un uomo attento all’ambiente e gli animali e amava i lombardi, non dimentichiamo che il vero problema sono Pm10 e biossido di azoto”.  È il commento di Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, alla notizia dei 5mila palloncini lanciati in aria per il funerale del leader di Forza Italia. Consulcesi, network legale specializzato nella violazione di norme UE, nei giorni scorsi ha annunciato “Aria Pulita”, un’azione collettiva proprio a tutela del diritto di respirare aria salubre.

Un diritto sancito dalla Corte di Giustizia (direttiva 2008/50/CE) che ha accertato il superamento dei limiti europei di particelle inquinanti (PM10 e biossido di azoto) contenute nell’aria in 3.384mila comuni italiani. “Durante la presentazione ufficiale della causa – spiega Tortorella – abbiamo coinvolto i principali esperti del settore che hanno evidenziato le pesanti ripercussioni degli agenti inquinanti sul nostro organismo con un aumento esponenziale di patologie respiratorie e cardiovascolari causate dal Pm10 e biossido di azoto. Le particelle di microplastiche di 5mila palloncini impattano, ma in maniera residuale rispetto a quantità maggiori di plastiche e nanoplastiche sprigionate da altri fonti inquinanti che inaliamo tutti noi ed i nostri bambini”.  In particolare, l’intervento del pediatra David Korn, Dirigente Medico Pronto soccorso Pediatrico Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS – nel corso del convegno “Liberi di Respirare promosso da Consulcesi – ha posto l’attenzione sulla maggiore vulnerabilità dei bambini che respirano con una frequenza maggiore degli adulti (un bambino di 6 anni 24 volte al minuto contro i 12 di un adulto) e si ritrovano spesso a distanze ravvicinate dalle principali fonti di scarico delle vetture.

“In queste ore stiamo ricevendo migliaia di segnalazioni dalla Lombardia – afferma ancora Massimo Tortorella – ed il nostro pool di legali sta raccogliendo tutta la documentazione per avviare l’azione collettiva. Ad oggi solo in Lombardia contiamo migliaia di adesioni, ma sta crescendo il movimento in tutta Italia: con questa causa si può reclamare il diritto a respirare aria salubre ma anche ottenere un risarcimento pari a 36mila euro per ogni anno in cui si è riseduto nell’area dove la Corte Ue ha accertato la violazione nel decennio 2009-2019 per un totale, dunque, di oltre 300mila euro. La cosa straordinaria di questa causa è che ogni cittadino può essere protagonista di un cambiamento epocale ed esercitare il proprio diritto a respirare aria salubre. Invito tutti ad informarsi sul nostro sito www.consulcesi.it/legal/ambiente e si può aderire semplicemente con il certificato di residenza. Non occorre dimostrare di aver subito danni alla salute. Invece è importante una grande adesione di massa per spingere le istituzioni a trovare una soluzione per il nostro bene e quello dei nostri figli”.

 

 

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